Amico Fragile: vita e opere di Fabrizio De André

Quella di Fabrizio De André è la vita di un cantautore che ha saputo spaccare l'Italia con i suoi racconti e riunirla attraverso dolci melodie. Allo stesso tempo, si è trattato di un personaggio controverso con una forte inclinazione al vizio e alla vita mondana. Il suo vissuto si riassume volentieri con la triade del lusso: bacco, ha sofferto di alcolismo per gran parte della sua vita; tabacco, fumatore incallito morto di cancro ai polmoni; venere, due mogli e diverse storie e amanti. Lo spirito di Faber ha saputo cogliere tutta la poesia di una vita passata alla ricerca della libertà e dell'incontaminato ed è riuscito a restituirla in 16 Album. Il difficile rapporto con il padre, così come l'amore per il popolo e la natura lo portarono a vivere una vita basata sul conflitto e sul rifiuto delle costruzioni umane, e a sposare l'ideologia politica più libera ma colma di responsabilità di tutte: l'Anarchia. Cambiando il linguaggio e il campo d'azione, De André svolse lo stesso lavoro di un autore a lui stesso molto caro, ovvero Pier Paolo Pasolini: portare in alto i bassifondi della società, mettere al centro gli emarginati, illuminare la spontaneità e la verità che si cela nei proletari e sottoproletari e, di conseguenza, disvelare le ombre della borghesia. Sfondo di questa lotta di classe sono le città di Genova e Milano, città nido della borghesia che dimenticano il loro passato. L'"indiano" genovese allora si trasferì in campagna, in Sardegna, dove la sua vita prese una piega più accomodante, fino a quando non venne rapito dall'Anonima Sarda nel 1979. Si spense poco prima di poter vedere il nuovo secolo nascere. Sulle ceneri di uno dei più grandi autori del Novecento italiano, si costruisce una nuova stagione per la canzone tricolore, ma i grandi nel nuovo secolo avranno sempre un occhio rivolto verso il passato e sapranno imitare e cogliere elementi dell'opera di De André.