Strategia Militare: evoluzione dall’inizio del Novecento a oggi

La strategia militare è in continua evoluzione, adeguandosi alle tecnologie del momento e all'analisi dei nuovi conflitti. Già all'inizio del secolo scorso, lo sviluppo delle armi era tecnologicamente molto avanzato, in primis nel campo delle artiglierie e per la nascita della mitragliatrice. Tuttavia, il loro potenziale fu chiaro a tutti solo con il Primo conflitto mondiale, sancendo definitivamente la fine della cavalleria e trasformando il conflitto in una guerra di trincea. Accanto a ciò, ci furono importanti innovazioni, come il carro armato e l'utilizzo dell'aereo per fini bellici. Successivamente, tedeschi e russi elaborarono dottrine innovative, basate sul carro armato per tornare alla guerra di movimento; infatti, durante la Seconda guerra mondiale e la guerra di Corea, si rivide il combattimento manovrato, affiancato da un consistente supporto aereo. In tutti i conflitti successivi, fino a quello russo-ucraino, la grande inferiorità tecnologico-militare di una delle due parti portò alla nascita della guerriglia, in cui si evita il confronto diretto con il nemico tramite imboscate e attacchi improvvisi nelle retrovie, spesso dopo la conquista da parte del nemico di molto del territorio per rendergli impossibile la permanenza. Dopo la guerra del Golfo, con la più grande campagna di bombardamenti aerei dai tempi della Seconda guerra mondiale, si iniziò a pensare che i conflitti potessero essere risolti quasi esclusivamente con il mezzo aereo: pochi anni dopo, gli Stati Uniti elaborarono la dottrina shock and awe, basata su una potenza aerea tale da distruggere sia le capacità che la voglia di combattere del nemico. L'incapacità logistica di qualunque altro Paese di replicarla è però stata confermata dalla guerra in Ucraina: neanche la Russia è riuscita a ottenere la supremazia aerea e ciò, unito alle armi anticarro, ha creato uno stallo, con la ripresa di metodi di combattimento datati, come gli assalti a posizioni trincerate e un elevato uso di artiglieria e fanteria. Allo stesso tempo, questo conflitto si è distinto per il massiccio uso di droni sia a scopi offensivi che di ricognizione, per i quali mancano ancora contromisure che ne rendano difficile l'impiego. In fondo, in guerra non esistono armi miracolose, ma innovazione che hanno un forte impatto finché le contromisure non arrivano ad un livello di efficienza tale da diminuirne significativamente l'effetto.
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Bibliografia
I grandi eserciti della storia, Peruffo A., 2019
Le grandi battaglie aeree, Lopreiato A., 2019